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Citomegalovirus - Trattamento con GanciclovirIl Ganciclovir è un farmaco antivirale che si è rivelato efficace nel contrastare l'infezione da Citomegalovirus, essendone un potente inibitore; la moltiplicazione del virus è stata inibita in vitro con ottimi risultati, e nella pratica si è constatato in particolare che la retinite da CMV progredisce in modo meno rapido se il paziente viene trattato con tale farmaco. Il Ganciclovir viene somministrato via endovenosa, ma esiste anche una sua versione assimilabile per via orale: il Valganciclovir, avente effetti benefici e tossicità pressoché equivalenti nell'organismo. Prima dell'avvento del Valganciclovir si usava anche un tipo di Ganciclovir assumibile per via orale, che, almeno a basse dosi, era però meno efficace del Ganciclovir per via endovenosa, nei riguardi del trattamento della retinite da CMV, anche se rispetto a quest'ultimo prevedeva meno effetti collaterali quali anemia e neutropenia. La terapia indicata per pazienti affetti da HIV e da retinite da CMV prevede una dose endovenosa di Ganciclovir di 5 mg/kg due volte al giorno, oppure una equivalente dose di Valganciclovir di 900 mg per via orale, per un periodo di 2 o 3 settimane, fino a quando la malattia si è stabilizzata, dopo di che si può passare ad una terapia di mantenimento con la stessa dose di Ganciclovir ma somministrata una sola volta al giorno. É possibile utilizzare il Ganciclovir per via orale (o il Valganciclovir) anche con finalità preventive. Secondo alcuni studi, infatti, fare prevenzione con una somministrazione orale di 3 g/die di Ganciclovir per contrastare malattie da Citomegalovirus in pazienti affetti da AIDS, riduce il rischio di contarle di circa il 50%. Questa profilassi andrebbe presa in considerazione per pazienti ad alto rischio di contrazione della retinite da CMV, ossia pazienti presentanti una densità di linfociti CD4 minore di 50 cellule/µL. Il Ganciclovir, e quindi anche l'equivalente Valganciclovir, devono essere somministrati con cautela ed in opportune dosi ai pazienti con insufficienza renale. Inoltre, riguardo gli effetti collaterali di questi farmaci, si consideri che mediamente nel 30% dei casi si può verificare neutropenia, ossia abbassamento del livello di neutrofili (il principale tipo di globuli bianchi) nel sangue; nel 5% dei pazienti si è riscontrata trombocitopenia (piastrinopenia), ossia un ridotto livello di piastrine nel sangue. Si possono infine avere effetti collaterali con sintomi gastrointestinali e rash. Esiste anche la possibilità di impiegare iniezioni intravitreali di Ganciclovir, nell'occhio; si può allo scopo applicare un impianto oculare attraverso operazione chirurgica in anestesia totale o locale. In questo modo, si può disporre di una riserva di Ganciclovir per un periodo che va dai 6 agli 8 mesi. Le iniezioni intravitreali di Ganciclovir possono essere effettuate mediante anestesia locale. Bisogna fare attenzione al fatto che l'operazione chirurgica per applicare l'impianto è piuttosto invasiva e può anche condurre al distacco della retina, con una probabilità di circa il 20%. Le iniezioni intravitreali del Ganciclovir sono tollerate piuttosto bene dall'organismo, a patto che non sussistano complicanze quali il distacco della retina. I pazienti per i quali il Citomegalovirus sviluppa una certa resistenza al trattamennto con Ganciclovir, possono ricorrere al trattamento con il Foscarnet o con il Cidofovir, tranne in quei rari casi in cui si riscontri anche una resistenza verso il Cidofovir e in quei rarissimi casi in cui si riscontri anche una resistenza verso il Foscarnet. La sinergia nell'uso di più farmaci, comunque, dovrebbe aiutare a risolvere la maggioranza delle circostanze sfavorevoli. * Nota: le informazioni qui riportate non costituiscono un invito o un consiglio per l'utilizzo di un dato farmaco, ma hanno carattere puramente informativo ed indicativo (leggere il disclaimer). |
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