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Citomegalovirus - Corioretinite



La Corioretinite è una patologia spesso causata da citomegalovirus, in particolare in quei pazienti immunodepressi per i quali sussistono gravi deficit del sistema immunitario, come i pazienti affetti da HIV. La retinite da citomegalovirus incide per un buon 90% delle retinopatie legate all'HIV.

La Corioretinite, come lo stesso nome suggerisce, è un processo infiammatorio che riguarda allo stesso tempo la coroide e la retina. L'affezione ha caratteristiche di gravità diverse in relazione alla posizione dei focolai infiammatori rispetto alla retina. Ci possono essere diversi focolai, oppure uno soltanto; a volte l'infiammazione può invece essere diffusa e non essere cioè circoscritta solo a focolai.

Spesso chi ha la Corioretinite subisce un abbassamento della vista ed ha la percezione di puntini luminosi, scintille, flash e lampi di luce in assenza di reale luce esterna (fosfeni, fotopsie), oppure vede dei puntini neri che si spostano (miodesopsie, o "mosche volanti"), problema legato all'infiammazione del corpo vitreo, ossia quel gel che riempie la cavità del bulbo oculare.

Per chi ha la Corioretinite si può dunque avere un abbassamento della vista, anche grave, con riduzione del campo visivo, se il vitreo perde la sua limpidezza o se l'infiammazione riguarda la zona della macula.

Quando i linfociti CD4 si trovano nell'organismo con una densità minore di 50 cellule/µL, è molto probabile che abbia luogo la Corioretinite; secondo alcuni studi, il 30% circa dei malati di AIDS contrae la Corioretinite, e questa affezione, in media, costituisce tra l'80% e il 90% delle patologie causate da CMV in pazienti malati di AIDS.

A volte, però, può anche capitare che chi ha una densità di linfociti CD4 minore di 50 cellule/µL, incorra in una retinite asintomatica, ma è bene non sottovalutare mai il problema, e si faccia attenzione al fatto che, in alcuni casi, possono avere luogo emorragie e lesioni che possono portare anche alla cecità.

La diagnosi della Corioretinite può essere eseguita esaminando il fondo oculare. La Corioretinite viene in genere trattata con una combinazione di corticosteroidi ed antibiotici; gli antinfiammatori cortisonici favoriscono la guarigione ed attenuano i sintomi dell'affezione.

Per ridurre la progressione degenerativa delle retiniti esistono diverse terapie, anche locali, che in genere necessitano di essere protratte con costanza, senza interruzioni. Con l'impiego dell'ART (AntiRetroviral Therapy - terapia antiretrovirale), se si riesce a portare la densità di linfociti CD4 ad almeno 100 cellule/µL per almeno tre mesi, è anche possibile interrompere la terapia. In caso di interruzione della terapia di mantenimento, è comunque opportuno tenere la situazione sotto controllo con altre opportune visite e costanti controlli.


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